Erico di Auxerre

Erico di Auxerre (in francese Heiric d'Auxerre; Auxerre, 841876) fu uno scrittore e teologo francese appartenente all'ordine benedettino.

Allievo di Lupo Servato e come lui maestro nella scuola dell'abbazia di San Germano d'Auxerre, fu anche educatore di figure di rilievo della successiva generazione, quali Ubaldo di Saint-Amand e Remigio di Auxerre. Fu discepolo di Giovanni Scoto Eriugena per la sua formazione filosofica.[1].

Erico occupa un posto importante nella storia dei testi classici: pubblicò raccolte di estratti da Valerio Massimo e Svetonio, e fu anche il primo ad aver usato gli estratti di Petronio che circolavano in un volume, ora a Berna (357, scritto circa nell'870) e gli va attribuita una raccolta di testi rari, sopravvissuta in un codice scritto ad Auxerre negli anni dall'860 all'862 e da lui stesso postillato.

Alla direzione di Erico sono attribuite le glosse alle Categoriae decem[2], influenzate dall'opera di Giovanni Scoto Eriugena.[3]

  1. ^ Édouard Jeauneau, "Heiric d'Auxerre disciple de Jean Scot", in L'École carolingienne d'Auxerre de Murethach à Remi, 830-908. Entretiens d'Auxerre 1989 a cura di Dominique Iogna-Prat, Colette Jeudy, Guy Lobrichon, Parigi, Beauchesne, 1991, pp. 353-370.
  2. ^ Note anche come Paraphrasis Themistiana, erano attribuite a Sant'Agostino, ma la critica moderna le ritiene opera di Temistio. Sono state edite da Lorenzo Minio-Paluello, Categoriae vel Praedicamenta. Translatio Boethii, Editio Composite, Translatio Guillelmi de Moerbeka, Lemmata e Simplicii commentario decerpta, Pseudo-Augustini Paraphrasis Themistiana, Bruges-Parigi, Desclée De Brouwer, 1961.
  3. ^ Sono state pubblicate da John Marenbon in From the Circle of Alcuin to the School of Auxerreː Logic, Theology and Philosophy in the Early MIddle Ages, Cambridge, Cambridge University Press, 1982, "Appendix 3. Glosses to the Categoriae Decem", pp. 173-206.

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